[...] Anglista per scelta e professione, da studioso, mentre considera la letteratura una disciplina che ha un suo sistema, non trascura il momento strumentale della pagina scritta. I testi letterari e gli acquerelli sono sistemi di relazioni più interessanti dell’essenza degli oggetti. Se come scrittore oggi usa il computer tuttavia testo pittorico e letterario possono coesistere.
Su queste premesse intendo analizzare l’attività artistica di Pesco. Tecnica e immagine si fondono nella sillabazione della sua parola poetica. I suoi paesaggi, vedute o scorci di Venezia, di Treviso, del Sile e altro si fanno incisivi quando a indicarli sono particolari momenti dello scorrere della luce (Notte riflessa, Notte sul mare, Notte). Si tratta di visioni libere e sintetiche dove la composizione è quasi speculare sul filo dell’orizzonte. Le masse (delle case, degli alberi?) si pongono come trait d’union tra cielo e terra illuminate da baluginante luce rossastra. Conflitto esistenziale tra luce e tenebra, tra bene e male?
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Luigina Bortolatto |