Galleria d’Arte Contemporanea “STUDIO C” Via Giovanni Campesio, 39 29121 Piacenza Tel: 348-8703060 E mail: studio.c.immagine@gmail.com
MOSTRA PERSONALE DI ANTONELLA BERTONI
VIAGGIO NELLA FORMA, OTRE LA VISIONE
8 – 27 MARZO 2025
Alla Galleria d'Arte Contemporanea “Studio C” di Piacenza, in via Giovanni Campesio 39, si inaugura sabato 8 marzo, alle ore 18, la mostra personale di Antonella Bertoni dal titolo “Viaggio nella Forma, oltre la Visione”. Ritorna dunque a Piacenza Antonella Bertoni e vi ritorna dopo la bella personale qui tenuta nel 2017: una mostra dedicata interamente all’acquarello, con opere di taglio figurativo e percorse da atmosfere intense e suggestive. Nata a Mantova, ma residente a San Giorgio, sempre in provincia di Mantova, Antonella Bertoni ha frequentato l'Istituto d'Arte della sua città iniziando poi un'intensa attività espositiva fatta di mostre personali, collettive e rassegne artistiche di ottimo livello in numerose città italiane. Artista dotata di grande fantasia e creatività, si cimenta in svariate tecniche espressive che spaziano dalla grafica all’acquarello per giungere fino all’Astrattismo Geometrico e all’Informale. E proprio con queste due ultime tecniche espressive l’artista lombarda si presenta oggi in questa mostra piacentina ponendo sul tappeto nuove domande, nuovi input, nuovi e avvincenti interrogativi sull'arte e la sua inarrestabile evoluzione, sui fondamentali concetti di forma e colore, ordine e costruzione, gesto e creatività. Nello scorrere dei dipinti, che sulle luminose pareti della galleria si susseguono in magica sequenza, è dunque possibile rivedere come in un flash back tutto il percorso estetico dell’arista: un percorso autonomo, libero e personale, che, partito dalla grande tradizione figurativa, si è poi rivolto alla Avanguardie Storiche distinguendosi e affrancandosi per personalità, scatto inventivo, gusto cromatico. Una pittura, quella della nostra artista, percorsa sempre da un intimo sentimento, da una specie di meditazione interiore che, partendo dal dato reale, gradualmente si modifica e trasfigura elevando il tutto ad intima visione, a poesia pura, a spirituale sensazione. In queste opere, infatti, Antonella Bertoni abbandona i canoni classici e la sua attenzione si rivolge pienamente all'arte astratta, alla costruzione geometrica delle forme, alla luce e al colore intesi come protagonisti quasi assoluti delle sue costruzioni. I suoi ultimi lavori si presentano allora come un armonico insieme di forme e colori al cui interno scorrono segni, percorsi e traiettorie dove si uniscono cuore e ragione, riflessione e sentimento. In essi c'è sempre grande attenzione alla geometria, alla costruzione e al movimento astratto delle forme che si rincorrono sui supporti in un gioco straordinario e piacevole fatto di incastri e sovrapposizioni, di improvvise interruzioni e ripartenze. Guardando questi dipinti il pensiero, quasi istintivamente, corre a Piet Mondrian e a Paul Klee, al Costruttivismo e al Neoplasticismo, ma Antonella si affranca da tutto questo per la sua lucida e fervida creatività capace di rompere i freddi schemi della geometria e rendersi completamente autonoma, libera e personale. Allora i percorsi visivi che si rincorrono all'interno dei dipinti, passando e oltrepassando le forme colorate, diventano un gioco dell'occhio e della mente, un vero e proprio esercizio oculo-mentale e ogni osservatore ne può seguire le traccia fino alla loro meta finale. Interessante e coinvolgente, poi, l’ultima fase dell’artista che, con un ulteriore scatto di fantasia e creatività, ha dilatato le forme e i tracciati, ampliato le visioni e gli spazi creando un Unicum visivo dove Astratto geometrico e Informale sembrano convivere in modo assolutamente naturale ed armonico. Ecco allora che in queste opere la linea e la costruzione geometrica sembrano di colpo interrompersi dando luogo ad una interessante ed imprevedibile metamorfosi segnica che si trasforma in pura riflessione cromatica dove tutto è luce e colore, vibrazione e profondità. In questi casi anche la materia da lei utilizzata diventa morbida e pastosa e sugli sfondi si aprono improvvisi squarci di luce, fluttuanti e morbide pennellate, spontanee ed eleganti cascate cromatiche che diventano simbolo e metafora dell'ignoto e dell'inconscio. Sono paesaggi interiori, visioni dell'anima, emozioni intense e sentite espresse con rapidità e immediatezza seguendo il libero istinto, l'esperienza, la pura creatività, l'ispirazione del momento. Tutto, insomma, in questa bravissima artista, è luce e colore, e tutto si svolge e si risolve in una gradualità di toni e semitoni, di tinte calde e fredde, chiare e scure, che catturano l’osservatore per immergerlo in una dimensione che spesso diventa irreale, fantastica e sognante, capace di oltrepassare lo sguardo e spingersi oltre. La rassegna, che chiuderà il 27 marzo, sarà illustrata dal gallerista e critico d’arte Luciano Carini ORARI: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30 Lunedì giorno di chiusura
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