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La creatività | La persona creativa chi è?

A cura della Dott.sa Rita Ferraresi

La Persona Creativa

Chi è?

Abbiamo accennato nei saggi precedenti come l’artista occupi un ruolo particolare nella società; così è stato in passato, così è tutt’ora, così è in tutte le società, almeno in quelle industrializzate. Questo ruolo ora è osannato, ora è onorato, ora è rifiutato, ma in ogni caso il comune denominatore di questi diversi atteggiamenti è il considerare l’artista come una persona che si distingue in qualche modo dalle altre persone perché in grado di creare il nuovo, di disquisire sulla vita con linguaggi inediti, di scoprire cose mai viste, di osare in campi inaccessibili ai più. L’artista è il diverso di qualità.

Al fine di indagare sulla persona creativa sono stati adottati vari metodi di indagine: in un primo tempo sono state studiate le persone che eccellono in campi quali le scienze (scienziati), le arti (tutte), la letteratura; ma questo campo di indagine pone notevoli limiti di validità causa il limitato numero di soggetti analizzabili. Allora si è cercato di analizzare le persone risultate creative ai test di intelligenza (vedi saggi precedenti) onde ottenere campioni più ampi e quindi poter accertare se certi tratti di personalità godevano o meno della rappresentatività di tale categoria, cioè se il binomio creatività-tratto di personalità era comune alla maggior parte delle persone indagate.

Il profilo emerso da questi ed altri studi non ha dato la chiarezza sperata, nel senso che pochi fino ad ora sono stati i tratti di personalità tracciati che abbiano dato un certo grado di certezza, non dimenticando che tutti gli studi sino ad ora compiuti non hanno mai ottenuto quel grado di rigore scientifico richiesto. Ad ogni modo si è riusciti ad ottenere un profilo di carattere generale comune a tutti gli esperimenti condotti sino a qui.

L’immagine standard del creativo è quella dello scienziato e/o dell’artista.

Le caratteristiche peculiari della persona creativa sono la capacità di un incontro autentico con la realtà, il possesso di una notevole forza psicologica sufficiente ad una distaccata immedesimazione con la stessa ( sa guardare a se stesso nelle situazioni reali come se vedesse una terza persona), rivivendola e assorbendone le forze di vita grazie ad una particolare sensibilità, altro tratto caratteristico dei creativi, ma inconscia il più delle volte.

La creatività è l’espressione più piena di quella tendenza a realizzare se stessi e a realizzare in modi efficaci le proprie potenzialità che in termini semplici si traduce nella capacità di vivere del proprio talento. Vivere per la persona creativa è espandere al massimo tutte le capacità dell’IO nella loro massima valorizzazione. Questo è vero in modo particolare per quei creativi con massima apertura alle esperienze della vita, che possiedono molta sicurezza interiore e una struttura cognitiva molto plastica sia per quanto riguarda i concetti, le percezioni che per le ipotesi. Tollera le ambiguità e le informazioni contrastanti e mai adotta posizioni cristallizzate. Grazie ad una personalità forte e alla capacità di giudizio indipendente approda ad una libertà intellettuale non comune che consente accostamenti inusuali di idee, colori, forme: formula ipotesi assurde, giustappone elementi impossibili, rende problematico ciò che appare ovvio e trasforma le cose in altro.

Altra caratteristica formale della persona creativa è l’introversione che non impedisce il bisogno di comunicare e l’impegno sociale: lavorare in solitudine e comunicare dopo il risultato del proprio lavoro. Non parliamo mai di tratti di personalità particolari, ma di modo di essere del creativo. Egli procede nel proprio lavoro con misurato equilibrio tra istinto irrazionale, senso di estraniazione e pacata riflessione. Il cammino creativo si caratterizza, anche, per l’instaurazione di un rapporto oggettuale del tutto particolare vissuto in un continuo accelerare e frenare; andare e venire, creare e disfare fino al raggiungimento dell’equilibrio che più soddisfa il pensiero originario. E’ un continuo dominare ed essere dominati dalle pulsioni emotive secondo le richieste particolari del percorso creativo. E’ un continuo esplorare il proprio inconscio senza perdere le proprie capacità riflessive e logiche, il creativo è come se possedesse un terzo occhio in grado di guardare dentro di sé come una terza persona. Il nucleo originario della persona creativa non sta in questo o in quel tratto, ma nel ricambio continuo tra le istanze dinamiche della psiche che lo costituiscono come entità psicologica.

Riassumendo l’artista ci appare come una persona che possiede un’intelligenza superiore alla media, ricca di immaginazione, perseverante, riflessiva, pronta ad afferrare le idee; è spesso autoritario, introverso e sicuro di sé. Inoltre è svagato, incline all’amoralità, eccentrico ed interessato più ai fatti che alle persone. Presenta tipici tratti della patologia mentale, ma molto ben controllati dall’autocontrollo, da strutture comportamentali efficaci ed adattive (prodotto creativo) e dall’assenza di rigidità mentali precostituite. La persona creativa possiede la capacità di essere persistente nelle motivazioni e, quindi, la possibilità di portare a conclusione lavori in grado di incidere nella vita degli altri.

Ferraresi Rita