Ciò che il cuore detta, Pecorari narra impiegando gli strumenti evocativi dell'immagine pittorica: il colore, primo fra tutti, la forma, la prospettiva. Così il messaggio acquista tonalità soffice, evocatrice di leggende e misteri, tanto da sollevare l'osservatore oltre l'esperienza data, oltre il contingente, nell'irreale che si può definire metafisico.
L'elemento magico dominante. La forma si trasfigura fino a farsi non-forma, produzione fantastica che supera i confini convenzionali, senza tuttavia divenire inintellegibile. Pecorari ha il dono di farsi capire senza dover aggiungere elementi didascalici.
La sua arte è un "respiro leggero" che aleggia rafforzato da un ambiente fisico e spirituale nel quale l'autore lavora, l'elemento misticheggiante che trapela quasi impercettibile e che, con sapienza pittorica, prende corpo e sostanza, si nutre di immagini aeree e delicate che si perdono nel nulla dopo aver percorso tutti i meandri dell'esperienza vissuta
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